ROSSO
6/2001 IL NOSTRO SCALATORE PASTORE (CIRIACO) DURANTE IL SUO LUNGO VIAGGIO NEGLI STATI UNITI E RIUSCITO ANCHE A LAVORARE ....!!!?? LA COSA E' VERAMENTE INSOLITA E BIZZARRA . QUESTA PAGINA RACCONTA LE FATICHE TUTT' ALTRO CHE SCALERECCIE DI UNA CALDA GIORNATA SOTTO IL SOLE DEL WEST. due giorni fa mi sono svegliato, non troppo presto (anticipo le allusioni poco simpatiche), ho fatto colazione (cereali e latte con sucessiva iper dose di caffe, all'americana sconsigliato a chi soffre di ipertensione) e poi torno al posto dove ho i miei vestiti.non che le cose diprima le avessi fatte nudo, pero avevo i miei abiti civili. mi cambio e assumo le sembianze da lavoratore (che poco mi si addicono, lo so. anche se in tuta faccio un discreto figurone) e mi appropincuo al posto di lavoro (che meno male non e una patetica scrivania in una altrettanto patetica banca. grazie signore!).faccio il sentierino (100 m in tutto) che mi separa dal posto di lavoro, prima salitella, tratto in piano e..............discesina finale con le braccia che gia stanno sfiorando il terreno e il solito formicolio che affligge le mani di ogni picconatore che si rispetti mano mano che si avvicina all'attrezzo in questione. arrivo sul posto dove si fara il geto di cemento e senza sapere come reagire,se mettermi a piangere o flagellarmi le caviglie con la vanga, mi do un'occhiata intorno a 360 gradi. vedo prima la carriola (mi che sono brutte le carriole americane mi, di legno sono!o e questa in particolare che fa schifo ma.....boh), pateticamente ribaltata per non riempirsi d'acqua se piove (ma tanto con i buchi che c'ha immaginati se e capace di trattenere acqua). poi vedo al vanga appoggiata sulla carriola (con il manico di plastica, un tocco di modernita non guasta.anche se dove e quando non serve), una raccapricciante natura morta che ti fa scappare il poco entusiasmo che eri riuscito a trovare chissa dove. continuo il giro e vedo la zappa, anche lei con il manico in plastica ma in questo caso lungo almeno 2, 1 metri (ho smesso di chiedermi il perche dopo la seconda notte insonne,senza per altro riuscire a darmi una risposta) e di colore rosso ferrari (coem sopra, dopo la prima notte pero). supero i 180 gradi di rotazione e rivedo lui, sghignazzante, riverso al suolo su un fianco, che aspetta (con il spavaldo orgoglio di chi sa che a fine giornata avra, comunque vadano le cose,l'ultima parola) la prima delle centinaia ginoflessioni che dovro fare per raccorglierlo. svete gia capito di chi parlo no? quel bastardo a forma (non a caso) di croce (vedi su picu-parte prima per maggiori informazioni) dalla doppia anima (legno/acciaio), incubo ancestrale di generazioni di lavoratori. lui, propio lui.ma questa volta decido orgogliosamente (anche io ho una dignita), anche se so che mi dovro inginocchiare da li a un po, di finire il giro facendo finta di niente. ma molto prima che arrivino i canonici 360, una macchia nera sul terreno attira la mia attenzione. guardo bene e mi accorgo che quella macchia era un ombra e che era esattamente sopra l'ombra della mia testa! guardo in alto dove ci sarebbe dovuto essere l'oggetto generatore dell'ombra (sopra la mia testa)........e nudda,boh. riguardo per terra, e l'ombra c'era, anche se questa volta aveva assunto una sagoma piu familiare.guardo meglio e scopro che era l'ombra di un fumetto, come nei giornalini piu classici. come omer simpson, il mio cervello stava cercando di dirmi qualche cosa. mi accovaccio per avvicinarmi di piu al terreno e leggere cosa c'era nell'ombra. e leggo allarmato (anche se me lo aspettavo sinceramente): "MA ITE CATZU NACHI SE ACHENNE? MA CHIN TOTTU SOS ZILLERIS CHI BI SONO TUE MI CHE PICAS A INOCHE?(MA CHE COSA CAZZO STAI FACENDO?MA CON TUTTI I BAR CHE CI SONO TU MI PORTI QUI?). la faccia di omer simpson ve la ricordate? quando chierdeva al suo cervello cosa doveva fare e si vedevano le scimmiette che si spidocchiavano a vicenda? se si, vi potete fare una idea di cosa ho fatto nei dieci minuti successivi. dopo aver faticosamente ripreso coscienza, mi alzo (ero ancora accovaciato, ma ve lo immaginate?) per riaccovacciarmi pochi metri piu in la, con la ressegnazione di chi sa come finira, per prendere il piccone e iniziare un'altra giornata di lavoro. .........virmos in cue (fermi li)! dagli amici questo non me lo spettavo! da topper (bellu chi ses) si ma dagli amici(e soprattutto da te, frattello pedro)no! sicuramente vi starete dicendo (ognuno nella sua lingua, ovvio): ".....e si e gia fatta l'ora dell apausa pranzo no? scimmiette, pidocchi, omer, e chin cuss'iscusa no as'attu unu catzu no?(e con quella scusa non hai fatto un cazzo no?). questa poca fede nelle mie risorse mi umilia. non bastat su picu no(non bastaq il piccone no?)? e che nel deserto il tempo ha una dimensione particolare, ajo! ma tottu bos devo ispiegare (ma tutto vi devo spiegare?)? quello che vi ho raccontato e successo in 10, al massimo 15 secondi. che per voi sulla terra saranno almeno due o tre mezzorette. e che non si ripeta piu questa mala fede. mi pagano, quindi lavoro. integrita professionale credo si chiami. e inizia questa giornata di lavoro dicevo. non vi annoio con l'elenco di tutte le cose e operazioni che ho fatto................. non vi annoio perche quello che ho fatto per le sette (di piu non resisto, sono un uomo anche io) si puo riassumere in tre parole. il trittico obbligato del cavatore di fondazioni, platee e affini e: PICU-BANGA-ZAPPA PICU-BANGA-ZAPPA, o se volgiamo e a seconda delle tattiche o delle varie filosofie e anche se non cambia niente: PICU-BANGA-ZAPPA ZAPPA-BANGA-PICCU (questa poco probabile, anche se non mi sento di escluderla) nel mio caso si tratta piu che altro di una variazione di mia invenzione: PICCU,PICCU,PICCU-ZAPPA (forse)-BANGA,BANGA e poi dipende anche dai gusti, dalle attitudini di ognuno.....da tante cose insomma. ma soprattutto dalla voglia che un o ha di scorticarsi le mani e farsi rovinare le notti da lancinanti sciabolate nella schiena, dovute hai movimenti non propio naturali ai quali questi attrezzi obbligano. dopo un tre ore o te orette e mezzo di lavoro, decido di prendermi la mia pausa pranzo. la pausa pranzo dura due ore o tre, a seconda di quando smetto (e un calcolo semplice, anche senzanon si razionalizza). ............ma tanno no achese unu catzu abberu? tre ore di pausa pranzo, am neanche rockfeller si poteva permettere tanto! tanto lo so che stavate pensando questo. ooooooooohhhhhhhhhhhhhh! mi che finisco di lavorare alle otto di sera mi, e non perche volgio smettere ma perche con tutta la massa di zanzare che ho addosso non riesco piu a vedere oltre la manica del piccone. quindi.....in tre ore pranzo, scrivo un po al computer e ..........mi che dormo puru. che fuori fa un caldo che non vi dico niente e il sole e a picco (anche lui a a che fare con questo attrezzo schifoso, almeno una volta al giorno.poi non ho ragione no?) che non ne puo piu. quindi torno a lavorare. stesso percorso descritto all'inizio di questa storia e purtroppo stessa sconsolata rotazione su me stesso e stesso fumetto (anche se questa volta il sole ha girato e l'ombra la vedo si e no quando ho girato di 17 gradi). stessa sequenza: PICU,PICU,PICU-ZAPPA (forse)-BANGA,BANGA. ad una sequenza di questo tipo (dovuta all'uso degli stessi utensili cioe. poi non c'ho ragione no?) si sono ispirati 87 anni fa, i giocatori della squadra di rugby neo zelandese per il loro canto di battaglia. quello che cioe fanno prima di ogni partita. e i movimenti poi? secondo voi I movimenti non sono ispirati ai movimenti maschiali (maschiali perche il maschio adamo ha preso il piccone originale, vedi su picu-parte prima) che si fanno quando si lavora con questi attrezzi? Non sono coincidenze no! Quando vi convincerete? Comunque, l’altro giorno stavo lavorando (senza ridere) e il cielo verso le 5 di pomeriggio ha iniziato a scurirsi e sembrava che da li a poco avrebbe anche piovuto. Io continuo a lavorare, PICU,PICU,PICU-ZAPPA (forse)-BANGA,BANGA……………………….. Quando arrivo a un certo punto che erano le 7 e mezza e il cielo si era completamente coperto di nuvole e aveva un quell color grigio scuro tipo del fumetto che sovrasta la testa di paperino quando e incazzato, capito no? Quando a un certo punto, improvvisamente, per via del sole che tramontava e appariva sotto la coltre di nubi, il colore cambia e si trasforma in un rosso cosi esplosivo che non riesco neanche a raccontarvelo. Ma poi tutto rosso il cielo. Da orizzonte a orizzonte. E di conseguenza anche tutte le montagne, le pietre, I ginepri, la carriola, la vanga , la zappa che era gia rossa ma con questa luce di piu e anche lui…….su picu (quel bastardo a forma di croce a volte riesce a commuovermi profondamente, quando non mi fa lo scalpo alle mani), hanno assunto una colorazione rossa. Uno di quei rossi che per gradazione e per uniformita sembrano fatti al computer. Quei rossi che per sofficita e discrezione farebbero abbracciare anche Hitler e gandi. Quei rossi…..quelli e! Insomma, signori avete capito……….ero quasi alle lacrime, ma non ho pianto Non ho pianto solo per non mostrarmi piu debole di quello che sono davanti assu piccu. Questa soddisfazione non gliela voglio dare. No! E poi se si accrorge che ho il cuore cosi tenero guai. Quello e capace di stare al sole tutto il giorno in modo la farsi spaccare la pelle del manico e diventare ancora piu escoriante con il palmo delle mie mani. Non ho pianto dicevo. Ma e mancato poco. In quel momento ho pensato a voi che mi gridavate tutti in coro (a Quattro voci, per l’occasione), MA, A BI LAVORAS CATZU! (MA, A CI LAVORI, CAZZO!). Bastardi! Questo e quello che sicuramente mi avreste detto se foste stati li, vero? Io pero ho voluto immaginare un’altra scena. Eravate tutti li, chi seduto, chi in piedi, chi appoggiato a un ginepro, chi (la maggior parte direi, e non ho detto niente per non rovinare l’atmosfera ma vi ho visto) ributtava con il piede la terra dentro il fosso che avevo appena scavato, e avevamo tutti un bicchiere di birra (vrisca certamente) o di vino in mano (topper butta quel bicchiere d’acqua, mama mea catzu!). Ci siamo goduti il tramonto insieme. Bello no? Mi sarebbe piaciuto, terra nel fosso a parte, che foste tutti qui per brindare tutti assieme a quel rosso. Ma forse anche con la terra nel fosso mi sarebbe piaciuto. Tanto lo so chi siete, pubblichero la lista dei nomi uno di questi giorni. Mancu pro s’irgonza (manco per la vergogna)! Be….era un bel momento e vi volevo mettere al corrente di questa fantasia che ho avuto. Magari anche voi dalle vostre spiagge, dale vostre pareti, dai vostri luoghi di riposo vi siete sentiti per un secondo come trasposrtati in un’altro luogo……………………. No vero? Non avete sentito niente no? …………..boh?ma niente niente? Propio niente? Una leggera sensazione di assenza? Un po di nausea almeno? Niente! E propio come dice crudamente Bob: c’e la speranza……….e poi c’e la realta! Ma questa e una storia che vi scrivero un’altro momento. Comunque io vi ho visti, c’eravate tutti. Anche topper con il suo bicchiere d’acqua (che era acqua solo perche non ah trovato il latte). mi ha fatto piacere. Assa prossima pitzinnos. created by sblindowebdesign all rights reserved for text and graphics |
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