Malpe... interview.
05/2016 Ci ritroviamo io,Fil e il Malpe davanti al bancone del bar centrale a Luogosanto, la giornatina autunnale è pungente e volge al termine, l' abbiamo passata sui sassi delle trecime. Siamo stati bene oggi, ci siamo divertiti e ora tra un birrino e un campari ci salta in testa con Filippo di buttare giù un intervista al Malpe...Cosi giusto per far due chiacchiere e ridere un pò...
Massimo Malpezzi Milanese doc classe 1960,
Giornalista e fotografo, pittore e artista.Ha iniziato ad arrampicare nel 1975
da allora non ha mai smesso, Ha scritto numerosi articoli e servizi fotografici
sui maggiori magazine che si occupano di Montagna, vive la fotografia sempre in
maniera sperimentale, collabora con E9 condividendo la sua filosofia libera.
Oggi arrampica molto meno lasciando spazio all’arte e alla fotografia.
Filippo:"Recentemente e' uscito un tuo interessante articolo
sull'arrampicata arte fotografia e sperimentazione dove parli della natura
protagonista, credi di essere riuscito a centrare questo importante obbiettivo
nei tuoi vari reportage sul Boulder in Sardegna ? MALPE:Ho visitato in tre piccole vacanze il nord della Sardegna, la Gallura porta
in se un territorio selvaggio e affascinante, ho visto rocce dalle forme più
incredibili, l’area del Monte Pulchiano poi la trovo incredibile, li ho
fotografato molto in una perlustrazione con te e Valdo. Naturalmente mi
sono concentrato su Luogosanto e i suoi blocchi immersi nel bosco e sono
contento del risultato. Filippo:"Ormai sei di casa a Luogosanto, possiamo parlare di mal di
Gallura? MALPE:Come accennavo la Gallura mi ha stregato, penso che non potrò farne a meno per i prossimi anni, un paio di visite all’anno non me le toglierà nessuno, a parte l’ospitalità e la rilassatezza del luogo, cè un potenziale pazzesco ancora inesplorato, tu Fil mi ha portato un pò in giro in alcuni spot ancora esclusivi e ne sono rimasto incantato. Filippo:"Credi di aver trovato in Sardegna un contesto che favorisca la
creatività la sperimentazione fotografica e in generale il tuo concetto di arte
libera? MALPE:Non so, tutti i luoghi si prestano alla
sperimentazione, in realtà bisogna mettere in atto la testa e immaginare. La
creatività nasce pensando alle storie che possono svilupparsi. Filippo:"Passi spesso dal tuo obbiettivo grandangolare al
pennello che relazione esiste tra queste due grandi passioni ? MALPE:Sono in una fase molto creativa, fotografia e pittura le trovo assolutamente collegate tra loro proprio perché vivo la fotografia fuori dagli schemi e le mie tele sono assolutamente fuori dagli schemi.
Filippo:"Hai visto nascere generazioni di climber, chi pensi
arrampicatoriamente parlando interpreti al meglio il tuo concetto di
"arte libera" nell'arrampicata al giorno d'oggi? MALPE:Un tema assai delicato, spesso penso ai papà che
dicono, con un po di retorica ai figli: ehhh ai nostri tempi…in realtà una
volta tutto era da scoprire, oggi si cerca la ripetizione, la performance
creando poco, l’avventura costa tempo e fatica, è più facile avere la pappa
pronta… Angelo:"Bene,iniziamo a parlare di cose piu' serie...qual'è stata la
tua miglior prestazione? in arrampicata e sopratutto al bar!! MALPE:ah ah ah beh credo che
la prestazione massima raggiunta (e penso sia un record) sono i miei 18
campari con il bianco nel Lecchese, ma parlo di una trentina di anni fa…oggi
sto più attento, si invecchia. Arrampicatoriamente parlando non sono mai stato
bravo, ho arrampicato massimo sul 7a sia su tiri che su boulder, non ho mai
amato lavorare i tiri cercando la performance, mi rompevo i coglioni. La mia
storia nasce da lontano, da quel mio primo corso di alpinismo nel 1975, stava
nascendo il “Nuovo Mattino” anni di pulsazioni di passione, di grandi incontri
come Grassi, Motti, Guerini, i guru. E poi centinaia di grandi vie classiche ed estreme sulle alpi,
La Hasse Brandler in Lavaredo, La Cassin al Badile, il Pilier Gervasutti la via
degli Svizzeri al Capucin fino alle prime vie moderne in val dell’Orco e in val
di Mello. A quei tempi stavano nascendo le prime falesie e le usavamo per
allenarci alle grandi vie, li nacque il grande amore per Finale, oggi arrampico
molto molto meno, e quando lo faccio vado solo a Finale, profumi, roccia
d’incanto, poca gente, il mare… Angelo:"Etica nell'arrampicata...cosa vuol dire? spieghiamo un po a
sti giovini climber... MALPE:E’ un tema che mi sta molto a cuore, spesso mi
incazzo. Credo che vi sia un problema legato all’educazione arrampicatoria che
va pian piano scemando, le nuove generazioni di fatto non sono colpevoli nel vivere
l’arrampicata, diciamo, con leggerezza da un punto di vista etico, lo sono di
più i grandi testimonial e i professionisti della montagna che non si sono mai
davvero esposti con serietà per preservare l’etica sulla roccia…(forse più
concentrati a fare soldi e a guardare al proprio orticello) credo che l’arrampicata sia ancora una cosa seria. Vedo
nelle falesie scorciatoie stupide, slunghi, addomesticazione degli appigli,
scavi, insomma tutto molto pericoloso. Angelo:"Parliamo un po di ferraglia...che consigli daresti ad un
ragazzo che vuole avvicinarsi alla fotografia d'arrampicata senza spendere un
patrimonio? MALPE:Mi viene in mente quella metafora dello sciatore
bravo a cui alla fine un paio di sci super servono poco perché la sua tecnica e
la sua esperienza vale di piu. Non ho paura a dire che ho visto foto davvero
belle fatte con il telefonino, la mia compagna, la Ceci, mi stupisce sempre,
scatta con un iphone e il salto di qualità non lo fa con il mezzo ma con la
creatività e la fantasia. Detto questo, consiglio di iniziare con macchine
maneggevoli, oggi sono in commercio piccole macchine fotografiche Mirrorelss
con obiettivi intercambiabili di grande qualità con rapporti di prezzo
ottimali. Sony Olympus Canon su tutti. Personalmente ho abbracciato la
filosofia Leica ma mi rendo conto di parlare di un mondo assai lontano dal
neofita, un consiglio però lo voglio dare, usate il grandangolo aprite
l’immagine, rendetela “spaziosa” e libera. Angelo:"Per finire....come sarà la scalata tra 20 anni? ci saranno
ancora miti come Fred Nicole,Moffat,Moon ecc.. MALPE:Sinceramente non potranno più esserci personaggi
mitici come gli arrampicatori degli anni 80 e 90, il loro fascino era immenso, Quando Edlinger portò il suo film a Boviso Masciago (credo) nel 1982, accorremmo in massa, la sala era gremita, ed uscimmo scioccati. Oggi nonostante la simpatia e l’intelligenza di un Ondra quell’emozione manca.
...Bene ragazzi,mi sa che qui stan pulendo e tra poco ci mandano fuori a calci...andiamo a vedere se troviamo da qualche parte qualcosa da mangiare vah...
alla prossima. Saludos e Contones...Sblindo79
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