CORSICA02


8/2002

Questa volta alla partenza siamo solo in due : io(Angelo) e Giorgio , che come una coppia di sposini climber gay ci avventuriamo per la seconda volta nell' isola granitica gemella.
L'obbiettivo che abbiamo in testa questa volta e' ben preciso: scoprire i boulder vergini dell' entroterra Corso, dove anche ad Agosto si puo scalare con una frescura decente.
Il viaggio pero' inizia con una capatina a Capineru dove incontriamo alcune vecchie conoscenze: Finocchi e company insieme a Bertrand Lamaire ( che macina blocchi dal 5 al 7c+ come fossero caramelle Sperlari).
Ma i blocchi della costa gia' li conosciamo, e dopo aver chiuso il conto con una prua di 7b, partiamo verso gli alti picchi dell' entroterra.
Il giorno seguente dopo esserci sistemati nel camping semiserio di Zonza ( alle 6 e' gia finita l' acqua calda) stiamo gia scalando due bellissime bocce di granito all' uscita del paese; e tra un tentativo e l'altro scopriamo una valanga di blocchi da favola che aspettano solo di essere provati.
Morale , dopo 200 tentativi su di un tetto bello cattivo (che ispirava un potentissimo attacco di aerofagia del Soddu ) a stento riusciamo a tornare in campeggio per mangiare un boccone e metterci in branda.
La notte sognamo i passagi che avremo provato il giorno seguente belli freschi e rinfocillati, e invece alle 3 in punto un temporale tipo monsone inonda la tenda facendoci ripiegare in macchina per il resto della notte. La mattina seguente le nubi sono belle cariche e decidiamo a malincuore d' abbandonare la frescura della montagna.
I giorni che seguirono furono un alternarsi di sfighe metereologiche che purtroppo ci fecero ripiegare verso le nostre lande barbaricine per affogare almeno i dispiaceri con due belle bionde Ichnusa formato famiglia.


saludos e contones (ilvicepresidente)









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